Bilancio Regione, Uil Veneto: “Bene le risorse per sanità e sociale”.Toigo: “Adesso lavoriamo per rendere attrattivo il comparto, ci vogliono nuovi professionisti”

«I 12 milioni di euro messi a disposizione della sanità e del sociale con la maxi-variazione di bilancio della Regione Veneto sono la risposta migliore alle richieste e sollecitazioni di Uil Veneto».
Così il segretario generale Roberto Toigo commenta l’approvazione del disegno di legge che apporta al bilancio di previsione 2023-2025 della Regione Veneto la prima variazione generale.
«Un anno fa, a novembre 2022, eravamo in piazza a Venezia con gli altri sindacati, uniti dall’obiettivo di salvare il sociale. E a marzo di quest’anno, a Mogliano, avevamo lanciato un “SOS Salute”. A queste manifestazioni sono seguiti incontri e confronti costanti, un lavoro spesso oscuro ma continuo e puntiglioso, condotto con spirito costruttivo, che oggi porta ad un risultato molto atteso».
L’area del sociale e della sanità è stata fortemente indebolita in questi ultimi anni dagli ingenti e progressivi tagli alla spesa pubblica e anche dalle sfide poste dalla pandemia. In Veneto (come nel resto d’Italia) i professionisti della sanità continuano ad andarsene dal pubblico.
«Nella nostra regione, fra il 2019 e il 2021 – aggiunge Toigo – quasi 1500 medici hanno rassegnato le dimissioni su un totale di circa 7mila rimasti in servizio. Anche gli infermieri hanno deciso di arrendersi e, nello stesso arco di tempo, oltre 2mila hanno lasciato i nostri ospedali. Professionisti preziosissimi per il nostro sistema sanitario che decidono per stress, per turni massacranti, per un clima lavorativo poco sereno, per motivi economici, di abbandonare la nave del pubblico e iniziare un altro viaggio più gratificante nel privato puro ma anche nel convenzionato. Ed è qui che va aperta una riflessione che ci deve aiutare a far cambiare la rotta per una sanità pubblica certa e sicura, per renderla di nuovo attrattiva. Ben vengano queste risorse per la sanità e il sociale, ma sforziamoci di guardare avanti e restituire la serenità e la sicurezza ai nostri professionisti, sia ospedalieri che territoriali. Bisogna creare le condizioni giuste e lavorare ad un grande piano di assunzioni e rilancio del comparto».