“Il Veneto piange l’ennesima morte sul lavoro: una catena alla quale si aggiungono troppo spesso nuovi anelli e che non si riesce a spezzare. La dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita un 60enne a Mareno di Piave, nel trevigiano, è ancora al vaglio degli inquirenti. Il settore dell’edilizia, al quale apparteneva l’operaio scomparso, si conferma purtroppo uno dei più esposti al rischio di infortuni. Stringendoci ai familiari e ai colleghi, ribadiamo la necessità di una presa di coscienza collettiva sugli incidenti sul lavoro: morire sul lavoro deve indignarci, non può essere considerata una tragica fatalità, un prezzo da pagare ineluttabilmente”. È il commento del segretario generale di Uil Veneto Roberto Toìgo riferito a quanto accaduto alla Ceda.
