“Siamo venuti a conoscenza di un nuovo incidente mortale sul lavoro, questa volta in provincia di Treviso. Un operaio ha perso la vita a San Biagio di Callalta cadendo da un’altezza di sette metri mentre pare stesse sistemando un tetto. Ormai i morti sul lavoro assomigliano sempre più ad un bollettino di guerra. Ricordiamo pochi giorni fa, ad esempio, la morte del giovane Durbala in Trentino. E’ tremendo come gli incidenti mortali in Veneto siano triplicati. Lo dice l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering su dati Inail: 21 tra gennaio e marzo 2025, contro i 7 dello stesso periodo del 2024”. Lo affermano Roberto Toigo (segretario generale Uil Veneto) e Gian Luca Fraioli (coordinatore Uil Veneto Treviso).
A livello nazionale, è da anni che la Uil è impegnata nel progetto «Zero morti sul lavoro».
“Che si traduce in campagne di sensibilizzazione, in formazione, nel lavoro dei nostri delegati, degli Rlst, in accordi e protocolli con le istituzioni e con le parti datoriali. Negli ultimi anni avevamo assistito ad un leggero miglioramento della situazione, con un contenimento sia degli infortuni che delle morti sul lavoro. Adesso però la questione sta sfuggendo drammaticamente di mano. Se conoscessimo le cause di questa recrudescenza, certamente chiederemmo che venissero applicati tutti i correttivi. Ma ci rendiamo conto che anche nelle aziende più attente alla sicurezza, alle regole e ai controlli, il dramma è dietro l’angolo”.
