Toigo: Il Veneto, a gennaio, è piombato in zona arancione per le morti sul lavoro. Come ho detto: la firma del Protocollo sulla Sicurezza sul Lavoro con la Regione non era un capriccio”

“Quando il 2024 ci aveva strappato un sospiro di sollievo ponendo il Veneto in zona bianca per i morti sul lavoro, l’inizio del 2025 ci ha scaraventati nello sconforto. I dati diffusi oggi dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro del Vega, infatti, fotografano gennaio preoccupante registrando ben 8 morti sul lavoro (5 di origine straniera). Secondo l’analisi effettuata dall’Osservatorio mestrino il Veneto si posiziona al secondo posto dopo la Lombardia per quanto riguarda le morti bianche e per questo si colora di arancione.

Nel dettaglio si legge: “Sono 8 i decessi rilevati nel primo mese del 2025 (contro i 2 del 2024): 5 rilevati in occasione di lavoro (4 in più dello scorso anno) e 3 in itinere (2 in più del 2024). A Padova la maglia nera per numero di vittime totali (4). Seguita da Vicenza (2) e da Venezia e Verona (1). E Padova guida la classifica delle vittime in occasione di lavoro insieme a Vicenza (2), seguite da Verona (1)”. In pratica, e qui apprendiamo la brutta notizia, il Veneto passa rapidamente in zona arancione. Nel dettaglio, inoltre, si legge sempre nella nota diffusa dall’Osservatorio: “a fine gennaio 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto (2,2 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 2,0. E questo accade dopo che il Veneto per quasi tutto il 2024 era rimasto in zona bianca, con incidenze di mortalità tra le più basse del Paese. Osservando nel dettaglio, poi, si scopre che Vicenza e Padova si collocano addirittura in zona rossa con un indice rispettivamente di 5,1 e 4,6. Segue Verona in zona arancione (2,3). Mentre le altre province venete si trovano ancora in zona bianca”.

Come avevo dichiarato l’altro giorno, in occasione di un incidente mortale accaduto nel padovano per il quale ha perso la vita prematuramente un giovane lavoratore, ribadisco che la firma del Piano Strategico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro non era un capriccio: occorrono infatti tutti gli strumenti possibili per fare formazione, informazione, controlli, ispezioni, occorre tenere altissima l’attenzione su questo tema, occorre instillare una cultura della sicurezza e della vita a tutti i livelli. Zero morti sul lavoro è una campagna della Uil che oggi è diventata l’obiettivo di tutti”. Lo ha dichiarato Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.