Il Giro d’Italia 2025 ignora le montagne bellunesi. Toigo: Le nostre montagne sono un gioiello invidiato nel mondo e talvolta sembra che lo scordiamo

“Spero ci sia un errore: il Giro d’Italia 2025 ignora le nostre montagne. Da quanto leggo in queste ore sembrerebbe che il Giro toccherà brevemente e di striscio solamente l’area di Feltre, dove peraltro io vivo, senza passare per Cortina o per le Cime di Lavaredo, tanto per fare alcuni nomi di luoghi di un certo peso. In pratica le montagne bellunesi non sarebbero protagoniste di questa edizione e la notizia mi provoca sconcerto e delusione. Ripeto ancora: spero ci sia un errore, ma se quanto ho appreso dovesse invece rispettare la realtà dei fatti, auspico in un intervento affinché ci possa essere un aggiustamento in itinere delle tappe. Comprendo che, in vista delle Olimpiadi, ci possano essere numerosi cantieri che intralciano la viabilità, ma l’appuntamento annuale del Giro è un momento di grande attesa per il nostro territorio e per la nostra gente. Uno strumento affinato nel tempo che impreziosisce e dà valore al nostro Veneto e, pertanto, anche alle nostre splendide e ineguagliabili Dolomiti. Una sorta di certificato di qualità che ne evidenzia l’eccellenza. Il Giro d’Italia è un importantissimo biglietto da visita per chi ama il ciclismo e la nostra terra, per questo trovo che escludere le montagne da questo progetto sia irrazionale e dimostrazione di scarsa lungimiranza. Le cime venete sono un gioiello invidiato nel mondo e talvolta sembra che lo scordiamo”.

Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto