“Leggo con un certo senso di leggerezza nel cuore la notizia diffusa oggi dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega: il Veneto è in zona bianca per quanto riguarda le morti sul lavoro. In pratica il nostro territorio, nel 2024, tranne che per brevi parentesi negative, è considerato il più sicuro per i lavoratori. Leggo che “il rischio di infortunio mortale in Veneto è pari a 22,0 morti per milione di occupati, contro un indice medio nazionale pari a 31,0”. Certo, per noi anche un solo decesso avvenuto nell’ambito del lavoro va condannato e contrastato, ma è anche pur vero che i dati diffusi oggi da un ente di questo calibro come il Vega ci fa ben sperare che il lavoro di prevenzione e sensibilizzazione che continuiamo a svolgere con perseveranza e costanza stia producendo, per così dire, buoni frutti. Il dato veneto è molto buono, ma se guardiamo nel dettaglio, a livello provinciale, notiamo che bisogna fare ancora molto e non abbassare la guardia. Vedo ad esempio Belluno che rimane in zona arancione e le province di Venezia, Verona e Treviso che sono gialle. Continuiamo il nostro impegno per debellare gli infortuni sul lavoro cercando di potenziare l’alleanza con le istituzioni ma anche coi lavoratori stessi perché la nostra “mission” rimane quella di raggiungere Zero Morti sul Lavoro, obiettivo per il quale mesi fa hanno sfilato 101 bare nelle acque veneziane. Il lavoro deve essere sicuro e dignitoso, deve portare la L maiuscola”.
Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto