“C’è una parte del Paese che soffre che non arriva a fine mese, perché ha retribuzioni o pensioni basse, che rinuncia a curarsi perché le liste d’attesa sono troppo lunghe e non ha la possibilità economica di rivolgersi alla sanità privata. C’è un Paese che invecchia e che non fa figli, e che sicuramente non può andare avanti con bonus concessi una tantum. È quella parte di Paese che si rivolge a noi, che viene nei nostri uffici. È quella parte del Paese che chiede politiche industriali chiare, che chiede investimenti e una visione a lungo termine. È quella parte del Paese che abbiamo incontrato in questi giorni al Job&Orienta, quei giovani ai quali vanno date speranza e fiducia in un futuro migliore”.
E’ la dichiarazione del segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo al termine dello sciopero che oggi ha portato migliaia di persone in pizza in tutte le province. Le adesioni sono attorno al 70% nei trasporti (nonostante la precettazione) e percentuali anche superiori nella sanità e nella scuola.