“Un anno fa moriva Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato. Un femminicidio che ha scosso tutti quanti. Tutti abbiamo versato lacrime per questa giovane donna, tutti abbiamo pregato per lei. Un fatto tremendo che ci ha costretti a guardarci dentro, ci ha spinti a sentimenti forti, quali rabbia e impotenza, e a domandarci se quanto si era fatto finora contro la violenza di genere fosse insufficiente. Una tragedia che ci ha risvegliato come se fossimo intorpiditi ogni qualvolta sentivamo parlare di violenza, di aggressioni sia verbali che fisiche. Abbiamo urlato in coro “mai più” e anche se dopo Giulia, in verità, si sono verificati ancora casi terribili di femminicidio, si è cominciato ad alzare la guardia, a lavorare di più sulla sensibilizzazione e sulle azioni concrete da attuare. Come Uil Veneto continuiamo la nostra lotta silenziosa ma costante contro i femminicidi anche grazie ai nostri uffici di stalking e mobbing e non smetteremo mai di promuovere la cultura della vita e del rispetto verso le donne e la parità di genere”. Lo ha detto Roberto Toigo, in occasione del primo anniversario della morte di Giulia Cecchettin.