«I dubbi sull’autonomia differenziata sono legittimi; la discussione, anche nel nostro sindacato, è vivace; ci sono anche sfumature diverse, tra zone del nostro Paese. Certamente qui in Veneto la sensibilità su questo tema è particolare: per questo invitiamo a non generalizzare sulle posizioni e a entrare nel merito del confronto. Qui la vera domanda da porci è se riusciremo ad applicare una riforma federalista così come chiesta dalla Regione con il referendum del 2017: avremo il personale, i tecnici, le professionalità e soprattutto le risorse per occuparci “in autonomia” di 23 deleghe? Nei settori in cui abbiamo già molte competenze, come per esempio la sanità, vediamo che ci sono difficoltà. E poi bisogna fare chiarezza sulla scuola, sulle infrastrutture, sulle politiche energetiche, su contratti di lavoro. Per capirci, l’autonomia che i veneti si aspettavano quando hanno votato era “essere come il Trentino”: questa è un’altra cosa. Crediamo necessario essere coinvolti in questo processo, al quale stiamo assistendo soltanto sulla stampa». E’ la posizione della Uil Veneto, espressa dal segretario generale Roberto Toigo.
