“Un anno fa morivano ventidue persone, tra cui anche dei bambini, nell’incidente dell’autobus precipitato dal cavalcavia di Mestre. Uno dei più tragici fatti di cronaca che questa città ricordi. Dopo un anno quella ferita non è ancora chiusa: non si ha una parola definitiva sulle cause, non abbiamo ancora un cavalcavia nuovo, con pesantissime ripercussioni sul traffico. Una incompiutezza che si lega a quella più importante: la necessità di risposte e giustizia per le vittime e le loro famiglie.
Anche l’impegno a completare i lavori, a mettere in sicurezza quel tratto di strada, a dare conforto alle persone coinvolte, fa parte del percorso per ridare dignità a Mestre”. Lo ha detto Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.