Troppo caldo in alcune fabbriche nel trevigiano, operai si sentono male. Uil Veneto: Usiamo il buonsenso e si lavorerà in salute e in sicurezza

“Non è la prima volta che accade e non solo nelle fabbriche alla Rica di Conegliano e Vittorio Veneto, nel trevigiano. A causa del troppo caldo nei posti di lavoro, infatti, alcuni operai si sono sentiti male. Uil Veneto fa un appello per un lavoro che guardi al buonsenso. Ci sono fabbriche, infatti, in cui è praticamente inevitabile il caldo al loro interno, ma si possono adottare stratagemmi per garantire comunque luoghi sicuri. E apprezziamo molto che, di fronte a questa situazione, le fabbriche abbiano anche accorciato i turni. Come Uil Veneto non diciamo nulla di nuovo, ma ribadiamo alcune azioni da mettere in campo nei periodi estivi in cui le temperature diventano insopportabili come in questo momento in cui pervade l’allarme climatico regionale del disagio fisico: ricalibrare gli orari dei turni, concentrare il periodo di ferie nei momenti cruciali estivi, considerare riposi più prolungati se si lavora troppo in ambienti già caldi. Sarebbe anche opportuno fare dei protocolli regionali strutturali (non solo per le fabbriche, ma anche per l’edilizia e per l’agricoltura) per gestire al meglio questa situazione del caldo senza cadere sempre in una logica di emergenza. Siamo certi che, collaborando tutti insieme, si possa fare un buon lavoro ma nel rispetto della salute e della sicurezza”. Lo ha detto Roberto Toigo (segretario regionale della Uil Veneto).