Lavoro privo di sicurezza e caporalato nel Trevigiano. La condanna della Uil Veneto

“Persone costrette a lavorare come schiavi, senza alcuna tutela, senza sicurezza. E’ successo nel trevigiano dove, col prezioso lavoro della Guardia di Finanza, che ringraziamo, sono stati scoperti tre laboratori tessili con all’interno addirittura delle stanze allestite per far dormire i lavoratori. Per una delle tre aziende c’è anche l’ipotesi del reato di caporalato. C’è altro da dire se non che continua lo sdegno e il senso di impotenza che noi tutti proviamo? Eppure non c’è giorno in cui non ci impegniamo per la cultura della sicurezza lavorando sulla formazione e sull’alleanza con le istituzioni, le organizzazioni datoriali e gli stessi lavoratori. Il tutto per conquistare e restituire a tutti un mondo del lavoro più giusto, più dignitoso e più sicuro”. Lo hanno detto insieme Roberto Toigo (segretario generale della Uil Veneto) e Gian Luca Fraioli (coordinatore Uil Veneto-Treviso).