“Il 25 aprile rappresenta la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. E’ la cosiddetta Festa della Liberazione. Il tema della libertà, se ci riflettiamo, tocca ed entra in tantissime e variegate situazioni. Si pensa alla libertà quando di mezzo c’è una guerra. Si invoca la libertà di parola e pensiero. La libertà è anche rinascita e leggerezza, ma anche forza e coraggio. C’è chi vede la libertà raffigurata in una libellula e chi, invece, in un’aquila. Fin da bambino era quest’ultima, per me, la vera libertà. Forse perché l’aquila è figlia delle mie adorate montagne e, come tale, la sento più vicina. Vola libera, non ha costrizioni e sa difendersi e difendere. Sembra che dopo tante lotte del passato siamo riusciti a conquistare tanta libertà, ma la verità è che le conquiste vanno protette. Ci sono luoghi in cui continuano le guerre ed i soprusi, in cui i deboli vengono sottomessi. Luoghi in cui sei costretto a non dire ciò che pensi o a fare o ad essere ciò che vorresti. Luoghi in cui la libertà è stata uccisa. E’ proprio guardando a quei posti e tornando indietro alla storia (che sempre insegna) che dobbiamo aggrapparci a ciò che abbiamo conquistato, ma che potremmo perdere in un batter d’ali. Non voltiamoci dall’altra parte pensando che ciò che accade altrove non possa succedere anche qui in Italia e in Veneto. Teniamo alta l’attenzione. Proteggiamo la libertà con tutte le nostre forze urlando ad alta voce il suo nome affinché rimanga impressa nel nostro cuore e nella nostra volontà”.
Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto