“Un’altra persona, un padre di famiglia, non ha fatto rientro a casa propria a Longarone dopo il lavoro. Questa volta a perdere la vita non è stato un operaio ma addirittura un titolare di un’azienda, che vantava anni di esperienza nel suo settore. E’ morto mentre stava installando una gru di fronte ad un palazzo di Rivoli, in provincia di Torino, mentre stava svolgendo il proprio dovere verso la comunità, la sua famiglia e se stesso. Ogni volta che muore qualcuno su un posto di lavoro assapori il gusto amaro del fallimento e vieni assalito dallo sconforto: com’è possibile? Anni di impegno sulla sensibilizzazione alla formazione e alla sicurezza sembrano in quel momento essere stati gettati al vento. A livello nazionale la Uil ha chiesto che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro: si parla di incidenti ma qualche volta bisognerebbe invece parlare di omicidi. Queste morti sul lavoro è la nostra guerra in Occidente. Scenderemo in piazza con iniziative forti e d’impatto per alzare la voce verso un sistema che non ci piace e non vogliamo perché, invece di costruire, distrugge e, invece di dare dignità, la toglie insieme alla vita”.
Lo ha detto Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto, esprimendo le proprie condoglianze e la vicinanza, anche a nome dell’organizzazione sindacale, alla famiglia della vittima sul lavoro.