Verona maglia nera per le vittime sul lavoro. Toigo: “Nella 73esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro dobbiamo renderci conto che la sicurezza è un dovere”

”Venti morti da gennaio ad agosto (escludendo quindi quelli degli ultimi giorni), cioè un terzo di tutte le vittime di infortuni sul lavoro in Veneto. Quasi 9.500 denunce di infortunio su 46mila: a Verona occorre un salto di qualità su salute e sicurezza, non possiamo assistere inermi a questa drammatica escalation”. Giuseppe Bozzini, coordinatore di Uil Veneto Verona, commenta così gli ultimi incidenti.

“Pochi giorni fa si è celebrato il funerale di un 20enne, schiacciato da un cestello contro il soffitto dell’azienda di Sona in cui lavorava. I genitori hanno avviato una raccolta fondi per incrementare la sicurezza nei luoghi di lavoro. È un gesto nobilissimo e generoso, ma dobbiamo fare ancora di più. A livello regionale, Uil Veneto sta cercando di diffondere il protocollo che è stato siglato nel veneziano tra la Prefettura e le parti sociali: non si tratta di un documento in più, di un piano che si aggiunge agli altri. Ci siamo resi conto che una filiera più corta, più prossima al territorio, con una rete di controlli più fitta, si sta dimostrando efficace. Per questo chiederemo al nuovo Prefetto di Verona di incontrarci e ragionare su quel testo, come base di partenza da adattare alla nostra realtà”.

A livello nazionale, continua l’impegno della Uil con la campagna “Zero morti sul lavoro”: tra qualche giorno a Roma verrà inaugurato un murales, un’opera che inquadri il dramma delle morti sul lavoro e possa essere vista quotidianamente da una moltitudine di passanti, per rafforzarne la coscienza e la sensibilità.

“Saremo presenti come Uil Veneto all’inaugurazione – aggiunge il segretario generale Roberto Toigo – consapevoli che qualsiasi azione sia necessaria per accendere i riflettori su questo dramma. Proprio oggi, domenica, si celebra la 73esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro e le parole del presidente della Repubblica Mattarella sono da scolpire nelle coscienze di tutto noi: “La sicurezza non è un costo né un lusso ma un dovere. Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione”.