Quell’11 settembre 2001…

Sono appena arrivato a Roma, dopo aver trascorso la giornata a Mestre negli uffici della Uil Veneto. Domani parteciperò all’esecutivo nazionale della Uil. Tra un viaggio e l’altro, i giorni corrono frenetici, spesso senza soluzione di continuità. Ho posato gli occhi sul telefono, ho visto la data di oggi. È l’11 settembre. Esattamente 22 anni fa, l’11 settembre del 2001, mi trasferivo proprio a Roma per iniziare il mio lavoro nella categoria nazionale cui sono iscritto, la Uilm. Per me era un grande cambiamento, una sfida nuova e affascinante, un vero e proprio spartiacque. Ma proprio mentre mi muovevo per le strade della capitale, registravo un’atmosfera surreale. C’era uno strano silenzio, le persone sugli autobus ascoltavano le notizie alla radio con le cuffiette. Passando davanti ad un negozio di elettrodomestici, vidi che tutte le tv in vetrina trasmettevano le terrificanti immagini dell’attacco alle Torri Gemelle. In quel preciso istante, mi resi conto che il cambiamento cui andavo incontro era ben piccola cosa rispetto a quello che avrebbe interessato il mondo intero. Oggi, a distanza di tanti anni, condivido questo ricordo con voi. L’orrore di quegli attentati, le oltre tremila vittime innocenti, hanno effettivamente cambiato moltissime cose nella nostra vite: la privacy, la sicurezza, i viaggi e la mobilità non sono più come prima, per parlare della conseguenze più banali. Ricordare l’11 settembre è un obbligo moral, contro ogni forma di violenza, fanatismo e integralismo.
Roberto Toigo