Non scrivo mai cose personali ma oggi mi sento proprio di farlo.
Un anno fa, era il 20 febbraio 2022, i medici e gli infermieri dell’ospedale di Feltre e di Treviso mi hanno salvato la vita. Non smetterò mai di ringraziarli.
La sanità veneta ha delle evidenti difficoltà, ma dobbiamo anche saper apprezzare quello che di buono c’è. E ce n’è tanto. Sono convinto che con il contributo di tutti e con il buon senso, troveremo le idee giuste per garantire efficienza, qualità e tempestività alla sanità veneta e soprattutto il rispetto per chi ci lavora.
Con i colleghi di Cgil e Cisl Veneto stiamo lavorando ad un’importante iniziativa e non mancano gli incontri con la Regione. È una battaglia che insieme dobbiamo vincere.
Non smetterò mai di lottare, per quel che posso, per far star meglio le persone.
In realtà faccio solo quello che la Uil mi ha insegnato.
Ringrazio anche chi in quest’anno mi ha aiutato nei momenti difficili, mi ha sopportato e supportato.
Le sfide che abbiamo davanti, oltre a quella sulla sanità, sono molte. Noi continuiamo a lavorare per un “Veneto più giusto”, che è stato lo slogan del nostro congresso e che per noi rappresenta un impegno.
Tutta la Uil di questa regione, a qualsiasi livello, sta mettendo tutte le energie perché queste sfide portino ad un risultato soddisfacente. Il tutto con la guida forte della Uil nazionale e del nostro segretario generale PierPaolo Bombardieri.
Grazie anche a chi ci legge, con la consapevolezza che non siamo perfetti, ma proviamo con l’impegno a fare quanto ci è possibile.
Roberto Toigo