Riprendiamoci la città, Uil Veneto presente. E rilancia in via Cappuccina

«Ci sarà anche Uil Veneto alla manifestazione del 24 febbraio “Riprendiamoci la città”. Una testimonianza, cui seguiranno azioni concrete».

Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto, conferma la partecipazione del sindacato al corteo che si svolgerà la settimana prossima.

«La nostra sede regionale – spiega Toigo – si trova in via Bembo, nel cuore di una delle zone più difficili della città. Nei mesi scorsi abbiamo subito più di una spaccata, danni e furti. Nel parcheggio sostavano tossicodipendenti e abbiamo subito danneggiamenti anche alle auto, trovandole con gli pneumatici tagliati. Senza parlare del disagio dei dipendenti, soprattutto delle donne, spaventate ad uscire dalla sede all’imbrunire».

L’adesione alla manifestazione è in coerenza con gli allarmi lanciati a più riprese.

«L’impegno e l’abnegazione delle forze dell’ordine sono encomiabili, sono sempre intervenuti con celerità e professionalità. Ma abbiamo percepito uno scollamento tra i soggetti in campo, la mancanza di una regia e di un coordinamento che permettesse di essere più efficaci nella lotta al degrado. Il fatto che ogni giorno si aggiunga qualcuno all’elenco dei partecipanti è il segnale di uno scatto di orgoglio della città, di una voglia di essere coesi e di riappropriarsi dei propri spazi. Anche perché non si possono negare gli investimenti dell’amministrazione per cercare di rendere Mestre più decorosa, ordinata e pulita».

Ma, come accennato, Uil Veneto va oltre. «Siamo convinti che alle sacrosante prese di posizione debbano seguire impegni concreti. Ci è capitata l’opportunità di subentrare nell’affitto di alcuni locali che si sono liberati in via Cappuccina: invece che lasciarli chiusi e abbandonati, abbiamo deciso di investire, prendendoli in locazione e ristrutturandoli. Tra poche settimane apriremo lì gli uffici di alcuni servizi. Un modo – conclude Toigo – per tenere vivo e vissuto il quartiere, un tassello nell’impegno complessivo di dare a Mestre la qualità di vita che si merita».