Gedi, non allo smembramento delle testate

 «La logica del vantaggio economico si è rapidamente sostituita a quella dell’interesse per i territori». Come non sottoscrivere l’allarme lanciato dal Coordinamento dei cdr del gruppo Gedi? E aggiungo: si è persa la logica della tutela dei lavoratori. Il rischio che le testate venete del gruppo Gedi diventino merce di scambio, un asset da mettere sul mercato, senza nessuna considerazione per la storia, la qualità e l’impegno dei giornalisti e delle maestranze, è serio e reale. Pur non avendo la rappresentanza diretta dei lavoratori (Cgil Cisl e Uil fanno parte del Consiglio Nazionale della FNSI,  a cui hanno riconosciuto la rappresentanza esclusiva degli interessi della categoria giornalistica), siamo preoccupati per il rischio di impoverimento del pluralismo informativo nella nostra regione. Per questo sosteniamo la battaglia dei Cdr e del Sindacato Giornalisti Veneto, pronti a fare la nostra parte».

Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto