«Noi non siamo quelli del “no a prescindere”, ma occorrono tutte le verifiche preliminari e delle conseguenze: la nostra preoccupazione è soprattutto per le persone che vivono in quelle aree e per l’ambiente». Roberto Toigo, segretario generale di UIL Veneto, interviene sul dibattito innescato dalla decisione del governo di dare il via libera alle trivellazioni.
«Innanzitutto bisogna capire quanto sia necessaria una misura del genere, consapevoli comunque che con il calo del gas in arrivo dalla Russia, bisogna pensare a rifornirsi in modo alternativo. Come hanno detto autorevoli studiosi, le trivellazioni danno vita a trasformazioni irreversibili: in certe aree del Polesine, il terreno ha subito una subsidenza di diversi metri. Per questo, oltre che valutare l’apporto sostitutivo che queste estrazioni darebbero al nostro fabbisogno, ci vogliono studi e misurazioni indipendenti e certificate che possano descrivere con certezza gli scenari futuri. Abbiamo – conclude Toigo – già depauperato molto il nostro territorio, l’ambiente non è una risorsa infinita. Decisioni importanti come questa necessitano di tutte le cautele possibili. Senza dimenticare che oltre ai territori, saranno coinvolte le persone che vivono nelle aree interessate: ne va anche della qualità delle loro vite».