«Finalmente le istituzioni si accorgono di quello che diciamo da mesi: domanda e offerta di lavoro, nella nostra regione, non si incontrano. Dobbiamo lavorare per creare un incrocio virtuoso». Roberto Toigo, segretario generale di UIL Veneto, commenta così l’intervista rilasciata da Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, al Corriere del Veneto.
«Secondo i dati di Veneto Lavoro – conferma Toigo – nella nostra regione ci sono all’incirca 40mila offerte di lavoro, metà delle quali riguardano la copertura di specializzazioni di “difficile reperimento” e il 50% di queste ha pochi candidati perché si richiedono competenze specifiche. Ecco che torna in auge la nostra proposta: innanzitutto capire bene quali sono le esigenze delle aziende e delle industrie, perché ci stiamo rendendo conto che non c’è una conoscenza specifica dei fabbisogni e dell’offerta. E poi bisogna ri-professionalizzare già da oggi i lavoratori in attività e formare le nuove generazioni. Bisogna ripartire dalla scuola: abbiamo sentito troppo spesso, negli ultimi anni, che frequentare le scuole tecniche o professionali non servisse, che fosse meglio che i nostri figli frequentassero il liceo. Ed oggi ci ritroviamo nella paradossale situazione in cui forse c’è il lavoro ma non ci sono i lavoratori. Adesso che c’è la consapevolezza anche delle istituzioni, lavoriamo per creare questo incrocio».