OSS con formazione, le osservazioni della UIL Veneto

Chiediamo alla Regione Veneto di fermarsi sul progetto OSS e proviamo a dare una risposta a tutto il settore. È la richiesta fatta da Mario Ragno, segretario regionale della UIL Veneto, nell’incontro con l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.
«Non c’è chiusura, ci sono tanti ma. Per esempio: con una formazione (che riteniamo comunque insufficiente) vengono assegnate nuove mansioni a questi OSS. Ma non esiste un contratto di lavoro che preveda questa figura professionale. Bisogna partire da lì, dal contratto di lavoro e fare un ragionamento a livello nazionale. Senza una chiara regolamentazione, potrebbero sorgere conflitti tra OSS con formazione OSS senza formazione, conflitti con gli infermieri. Se l’idea è buona, essa va sviluppata in modo diverso».
UIL Veneto ricorda che la sanità nella nostra regione ha delle eccellenze fuori discussione ed esse devono essere salvaguardate. «Approfittiamo – è il commento conclusivo – per rivedere ruoli e mansioni di tutto il comparto: medici, infermieri e OSS, evitando contrapposizioni e invece distribuendo i carichi di lavoro in modo innovativo e organico».