Trasporto Pubblico Locale, l’attivo della UilT Veneto

Il giorno 18 febbraio, presso il Novotel di Mestre, alla presenza dei nazionali di Categoria Trasporti (Paolo Fantappiè e Roberto Napoleoni) sì è svolto  un Attivo  regionale di tutto il TPL.  A coordinare i lavori il Segretario Regionale UIL Brunero Zacchei, che portando i saluti del Segretario Generale Roberto Toigo e di tutta la struttura Confederale, ha aperto i lavori:

 «Certamente, ha iniziato Zacchei, questo periodo pandemico condizionerà ancora il futuro del TPL. Peraltro, la mancanza di avere un TPL riformato e solido, non ha permesso di affrontare questo difficile momento come, invece, sarebbe stato necessario. In sostanza, cosa ci ha detto questo periodo Covid, oltre all’incapacità dimostrata da parte del TPL? Riduzione dei viaggiatori, riduzione dell’offerta, riduzione delle entrate, rischio salute per viaggiatori e lavoratori del comparto e spesso , anche rischio per l’ incolumità per questi ultimi. Lavoratori del TPL individuati anche come unica variabile per rientrare nei bilanci aziendali. Come sindacato Confederale e di Categoria abbiamo richiesto a più riprese ed a tutte le latitudini,  specifici tavoli a favore del mantenimento dei servizi, in sicurezza, di interventi necessari, come il differenziare gli orari di apertura e chiusura, ma sono caduti nel vuoto. Emblematici i tavoli prefettizi, che hanno escluso il sindacato. Tutto ciò ha portato ovviamente , alla  ripresa e pericolosa abitudine, del traffico privato. Zacchei ha poi prospettato il dopo Covid, dove riemergono problemi già presenti prima della pandemia. Non ci sono più le oltre 40 Aziende ma, comunque, abbiamo difronte a noi, un Trasporto Pubblico Locale scomposto, isolato territorialmente, non integrato con  vettori, sistemi, piani del traffico, tariffazione. Già nel  periodo precedente a quello pandemico, soffrivamo  già di una domanda superiore all’offerta e ci chiediamo cosa succederà quando si rimoveranno tutti gli 800.000 studenti, parte del 1.200.000 pensionati e la flotta di pendolari, da e per le nostre città? Senza contare l’industria del turismo che può e deve ripartire. Pensare che, i sindacati ed i lavoratori del tpl veneto hanno da sempre fatto il proprio dovere, contribuendo al ripianamento dei bilanci ed adeguando l’organizzazione del lavoro, quando invece, in altre realtà, si procedeva in regime di proroga, se non di deroga.  Siamo stati i primi a livello Nazionale, con la legge Regionale 25 ad applicare il dettato del decreto 422, e c’è mancato poco che nella stessa legge regionale venisse prevista la costituzione di  un importante ed utile, quanto innovativo, Ente Bilaterale del TPL, da noi fortemente proposto e perorato. Purtroppo, ha concluso Zacchei,  la Regione Veneto, da sempre avara verso questo servizio essenziale, ha continuato a far da notaio tra tutta la miriade di differenti dialetti territoriali, rinunciando, invece come servirebbe,  a far da Regia, permettendo di fatto, l’entrata in Veneto di Società, anche d’oltralpe. A questo si somma una Riforma in perenne stato di gestazione ed il contratto scaduto».

La Relazione è stata svolta dal Segretario Regionale UILT Francesco Sambo , che ha fatto una fotografia completa sulle problematiche del comparto. Il Segretario Generale UILT Veneto Daniele Zennaro, intervenuto ai lavori, ha evidenziato come la Categoria Trasporti, sia di fatto una piccola confederazione, dove annovera nel suo interno 5 ex categorie UIL, con problematiche e contratti diversi, oltre 30.  Daniele ha ricordato le ultime iniziative di Categoria, fatte di concerto con la Confederazione: Convegni ed Attivi regionali sul Trasporto Aereo, sulla Logistica, sul Ferroviario, sul tpl ed in ultimo, il 4 marzo, Igiene ambientale. Zennaro ha concluso facendo una disamina sugli aspetti politici/sindacali/organizzativi e di come la categoria regionale stia proseguendo nel percorso di rinnovamento e consolidamento della struttura.