Un grande progetto di mappatura e formazione per accompagnare il cambiamento dell’industria veneta. È quello che propone il segretario generale di UIL Veneto Roberto Toigo, alla vigilia dell’insediamento del tavolo di partenariato voluto dalla Regione per l’attuazione del PNRR.
«Uno degli assi strategici su cui si sviluppa il Piano – spiega Toigo – è quello dell’innovazione e della transizione ecologica. Gli obiettivi sono trasversali all’interno del piano: si punta alla sostenibilità accompagnandola ad un aumento del tasso di occupazione e al riallineamento delle competenze. Noi proponiamo di partire dal settore dell’auto, che ricade fortemente sul tessuto industriale della nostra regione, per poi allargare il ragionamento a tutti i settori della nostra economia. La transizione verso l’abbandono dei motori a combustione è già avviata, ma dobbiamo accompagnarla, non subirla. Per questo proponiamo una mappatura capillare della situazione, alla quale fare seguire un piano di formazione e innovazione».
Toigo spiega nel dettaglio l’idea. «Penso ad un patto per lo sviluppo e il cambiamento del lavoro. Un tavolo operativo, snello e concreto, con i rappresentanti di Regione Veneto, imprenditori, artigiani e sindacati. Pochi ma precisi obiettivi: una mappatura delle aziende che dovranno trasformarsi, un’altra delle professionalità richieste. Quindi un chiaro progetto di formazione mirata».
Per realizzare questo piano, occorrono dei prerequisiti: «Dobbiamo essere sicuri che gli imprenditori abbiano voglia di investire e innovare. È possibile, infatti, che qualcuno non voglia cimentarsi in un cambiamento che definire epocale non è esagerato. Ma sono sicuro che moltissimi altri – fa parte del Dna dei nostri imprenditori – vivano questa transizione come una sfida e una opportunità da cogliere. E poi bisogna riprofessionalizzare i lavoratori in attività e formare le nuove generazioni. La nostra Regione ha una grande tradizione di investimento e collaborazione con gli ITS (scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma) e va messa a sistema per governare questo cambiamento».
Secondo il segretario della UIL Veneto, non c’è tempo da perdere. «Il momento congiunturale è particolare: da una parte ci sono le risorse del PNRR da investire, dall’altra una grave crisi energetica che sta alzando i costi dell’energia e delle materie prime, con pesanti ricadute sulle imprese e sulle famiglie. Dobbiamo assumerci la responsabilità di intervenire subito e portare fuori il Veneto da questa situazione, con un progetto definito per il futuro, che dia prospettive a breve, medio e lungo termine. Il termine del 2035, stabilito dal Comitato interministeriale per la Transizione ecologica per arrivare allo stop della produzione di auto a motore termico, è dietro l’angolo: mettiamoci al lavoro – conclude Toigo – tutti assieme per il futuro dei nostri lavoratori».