«Non è trascorsa neanche una settimana dall’inizio del 2022 e il Veneto piange già una vittima sul lavoro. Cominciamo male, quella delle morti bianche è un’emergenza». Roberto Toigo, segretario generale di UIL Veneto, commenta così l’incidente – avvenuto in una ditta di Tezze sul Brenta – di cui è stato vittima un giovane operaio 25enne di Vedelago (TV).
«Non è possibile – aggiunge Toigo – che una persona che esce di casa per lavorare non vi faccia più ritorno. E’ una tragedia immensa per la sua famiglia, per la moglie e i due piccolissimi figli, per i colleghi e per tutti noi. Nel 2021 abbiamo battuto incessantemente sul tasto della sicurezza sul lavoro. E’ grazie alla nostra insistenza che è stato riaperto il tavolo tra la Regione, le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali sulla sicurezza. Ci siamo incontrati con la Regione anche nelle scorse settimane, portando – assieme alle altre sigle sindacali – le nostre proposte. Ma come abbiamo avuto modo di dire tante volte, i tempi della politica sono dilatati rispetto alle esigenze della quotidianità. Abbiamo bisogno di decisioni e di concretezza, perché il prezzo di questi ritardi si paga in vite umane e non lo possiamo tollerare. Per questo – conclude Toigo – chiediamo una accelerazione che porti non solo alla firma del Nuovo Piano Strategico, ma soprattutto a misure certe per fermare la spirale delle morti bianche: assunzioni negli Spisal, investimenti in formazione e prevenzione».