Nasce ufficialmente la UIL Veneto. Venerdì 25 giugno il Consiglio Confederale Regionale ha approvato il nuovo Statuto e il nuovo Regolamento del sindacato, che sancisce il superamento delle camere territoriali e riorganizza il funzionamento e la rappresentanza.
«Abbiamo concluso – commenta il segretario generale Roberto Toigo – un percorso iniziato alcuni anni fa e che negli ultimi mesi ha vissuto l’accelerazione finale. La nuova logica che sta alla base della nostra struttura prevede un centro nevralgico regionale, cui sono demandate tutte le responsabilità e le decisioni».
«Il Consiglio – che verrà eletto dal prossimo Congresso – terrà conto del peso delle categorie, dei territori e della parità di genere. Idem per l’Esecutivo, l’organo che cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio Regionale: anche qui abbiamo ideato un sistema che permette la massima rappresentatività. La grande novità rispetto al passato è che la composizione degli organi è sancita in modo inequivocabile da Statuto e Regolamento. Non ci sarà spazio, cioè, per manovre, cordate, preferenze: tutti, a secondo del peso specifico, avranno il proprio ruolo.
Ecco perché già al termine della riunione del Consiglio di ieri sera, abbiamo chiara la composizione sia del prossimo Consiglio che dell’Esecutivo».
In ogni provincia è prevista la figura del Coordinatore territoriale, che lavorerà a stretto contatto con la struttura regionale e avrà la rappresentanza politica e sindacale in ogni territorio.
«La regionalizzazione – aggiunge Toigo – ci permette anche un controllo più coordinato e razionale, sia dal punto di vista politico che meramente organizzativo. Ferma restando la piena autonomia delle Categorie, la nuova configurazione ci consentirà di essere più coerenti nelle nostre posizioni. Ed è evidente che una gestione accentrata del personale, delle forniture, della gestione delle sedi comporterà importanti economie di scala».
UIL Veneto, che conta quasi 125mila iscritti («e a fine anno ci saranno sorprese», assicura Toigo) e una cinquantina di sedi sparse per tutto il territorio regionale, fa da apripista per le altre UIL regionali con l’approvazione di Statuto e Regolamento e ambisce a diventare un punto di riferimento. «La UIL nazionale ci ha accompagnati in questo percorso, crediamo di avere intrapreso la strada giusta».
«Durante la pandemia, abbiamo sempre detto che occorreva farsi trovare pronti nel momento della ripartenza. Questo vale anche per noi: una struttura ben regolamentata e funzionante ci permetterà di essere più efficaci ed efficienti nelle questioni da affrontare».
La prima delle quali è quella del lavoro.
«Proprio oggi, sabato, siamo a Torino per la mobilitazione unitaria di CGIL CISL e UIL. Le crisi in corso in Veneto sono le stesse che c’erano prima della pandemia. Il blocco dei licenziamenti ha congelato la situazione. Abbiamo provato a coinvolgere gli industriali, gli artigiani, li abbiamo invitati a “approfittare” della situazione per mettere in campo soluzioni. Abbiamo proposto di collaborare, abbiamo suggerito idee, ma non è servito.
Noi non ci arrendiamo. Pochi giorni fa abbiamo proposto la creazione di una piattaforma per facilitare incontro l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Pochi dati, i sindacati come parte attiva per aiutare le persone a iscriversi, un motore di ricerca per aiutare sia chi cerca che chi offre lavoro. Non solo: una accurata fotografia delle competenze richieste può dare vita a percorsi di formazione mirati».
«Tutti dicevano che dalla pandemia saremmo usciti “migliori”, ma non lo percepisco. Vista la particolarità del momento storico, vista l’eccezionalità della situazione, occorre che tutti facciano la propria parte, rinunciando agli egoismi, per costruire un futuro più giusto, con un lavoro migliore per tutti, con maggiore coesione sociale: nessuno deve restare indietro».
Un ultimo cenno è sulla sicurezza. «Il nostro tesseramento 2021 ha come slogan “Zero morti sul lavoro”: la fretta delle aziende di recuperare tutto e subito non deve andare a scapito degli investimenti sulla sicurezza: siamo lieti che la Regione Veneto abbia accolto la nostra richiesta e che la settimana prossima ci si incontri per aggiornare il Piano per la sicurezza sul lavoro siglato nel 2018. Noi comunque, a luglio, organizzeremo qui in Veneto una manifestazione unitaria sul tema».