Secondo Veneto Lavoro, nel mese di maggio si è registrato in Veneto un saldo occupazionale positivo per circa 21.200 posizioni di lavoro dipendente, un risultato molto positivo non solo rispetto al maggio 2020, che si era chiuso con un +4.800, ma anche al 2019, il cui saldo mensile aveva fatto registrare un +17.300.
«Appunto perché le aziende sono in cerca di lavoratori – commenta il segretario generale di UIL Veneto Roberto Toigo – non dovrebbero preoccuparsi della proroga del blocco dei licenziamenti, visto che sono così impegnate ad assumere. In verità vanno considerati due aspetti: il primo è che la misura del blocco è nazionale, ma è evidente che ci sono aree – come il Veneto – in cui essa potrebbe subire delle rimodulazioni. Il secondo, e più importante, è che la situazione non è così chiara: riceviamo decine di richieste di persone in cerca di lavoro, e contemporaneamente le aziende dicono di non trovare personale. Il periodo di blocco serve dunque, e va sfruttato, per fare formazione e riprofessionalizzazione, per permettere ai lavoratori di acquisire le competenze richieste da un mondo produttivo profondamente cambiato dopo la pandemia. Proprio su questo nei prossimi giorni la UIL Veneto farà una proposta alle parti datoriali».