Tra poche ore il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e la dott.ssa Francesca Russo, che per la Regione si occupa della campagna vaccinale, risponderanno alle numerose domande giunte in questi giorni sulle modalità di accesso ai vaccini.
L’inizio della campagna prevedeva medici e operatori delle strutture sanitarie, ospiti delle case di riposo, poi ci si doveva muovere per coorti di età. In alcune Ulss bisogna prenotare il vaccino, in altre si riceve una lettera di convocazione. Ma non sempre le istruzioni fornite dalla Regione corrispondono alla reale situazione. E soprattutto si stanno creando diversità tra territorio e territorio. noi stessi riceviamo decine di segnalazioni e telefonate perché i pensionati, i lavoratori e i cittadini in generale sono confusi rispetto a tutte queste differenze.
Spero che oggi il presidente Zaia possa portarla nelle case dei veneti: regole certe, uguali per tutti, organizzazione ed efficienza. Capiamo quanto sia difficile agire in questa situazione, con 5 milioni di persone che fremono per essere vaccinate, con gli arrivi delle dosi che non sempre rispettano i piani e con episodi – come quello relativo al vaccino Astrazeneca – che rallentano una corsa che tutti vorremmo fare per arrivare al traguardo dell’immunità di gregge.
Questo pomeriggio si terrà la prima riunione della Cabina di Regia prevista dalla Regione Veneto con associazioni datoriali e parti sociali: noi faremo la nostra parte, dando tutto il nostro supporto e disponibilità.
Come abbiamo fatto mesi fa, ribadiamo l’invito a dare fiducia a chi si occupa della nostra salute. Ma chiediamo uno sforzo di chiarezza e di organizzazione. Dopo più di un anno, la gente è stanca di convivere con il coronavirus: merita di sapere con certezza come e quando uscirne.