L’assalto alla Bioraffineria

Un incontro urgente con Eni, alla presenza di RSU e di RLSA, e uno con il Prefetto di Venezia, per evitare altre incursioni, come quella di sabato, alla Bioraffineria. Sono le richieste di Giampietro Gregnanin, segretario generale di Uiltec Veneto.

“I manifestanti – spiega Gregnanin – hanno varcato i cancelli dell’area produttiva e acceduto agli impianti di produzione, lasciando alle loro spalle una scia di danni e atti di vandalismo. In queste condizioni avrebbero potuto anche provocare gravi incidenti mettendo a repentaglio la sicurezza dei nostri colleghi, della cittadinanza e del sito. Si tratta di una azione inconcepibile assolutamente da condannare, che curiosamente accade sempre in prossimità di un appuntamento elettorale: non possiamo tollerare condizionamenti del dibattito politico di questo genere: non è con il vetero-ambientalismo che consegneremo alle future generazioni un mondo migliore”.

“Porto Marghera – aggiunge il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo – è una realtà fondamentale del sistema produttivo della nostra regione, dalla quale può partire un nuovo impulso alla ricerca, all’innovazione e all’occupazione. Non è con manifestazioni di questo genere, decisamente pericolose per i lavoratori e per i cittadini e sicuramente fuori legge, che si richiama l’attenzione sulle questioni ambientali. Vanno stabilite le responsabilità di quanto accaduto e chiarita l’esatta dinamica di un’azione che si configura come un vero e proprio assalto. Soprattutto dobbiamo ricominciare a parlare di lavoro e di futuro”.