Cgil, Cisl e Uil del Veneto condannano fermamente la violenza digitale contro le donne, odiosamente rappresentata dai recenti fatti di cronaca emersi dai social e web, E CHIEDONO ALLA REGIONE DI INVESTIRE IN AZIONI EDUCATIVE
Cgil, Cisl e Uil del Veneto condannano fermamente la violenza digitale contro le donne, odiosamente rappresentata dai recenti fatti di cronaca emersi da social e web. Si tratta, appunto, di violenza vera e propria, che si inserisce perfettamente in un contesto più ampio di lesione della dignità e cultura dello stupro, attraverso la diffusione di immagini rubate e trasformate in contenuto pornografico. Quelli emersi alla cronaca in questi giorni non sono casi isolati: sono espressione del patriarcato che assegna all’uomo qualsiasi diritto sul corpo della donna. Proprio per questo l’indignazione non basta, serve un cambiamento culturale radicale e trasversale.
Cgil, Cisl e Uil, facendo proprie le parole presenti nel Preambolo della Convenzione di Istanbul, chiedono alle istituzioni venete di impegnarsi concretamente per avviare questo cambiamento:
Riconoscendo che il raggiungimento dell’uguaglianza di genere de jure e de facto è un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne;
Riconoscendo che la violenza contro le donne è una manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, che hanno portato alla dominazione sulle donne e alla discriminazione nei loro confronti da parte degli uomini e impedito la loro piena emancipazione;
Riconoscendo la natura strutturale della violenza contro le donne, in quanto basata sul genere, e riconoscendo altresì che la violenza contro le donne è uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini.
Da anni chiediamo azioni educative strutturali, ad iniziare dalla scuola dell’infanzia, perché la cultura delle Pari opportunità diventi patrimonio di tutte le persone.
Questo oggi sarebbe possibile aumentando i finanziamenti già previsti per i progetti elaborati dalla Commissione pari opportunità della Regione Veneto che partiranno con la formazione di un gruppo ristretto di docenti che dovranno formarsi sui temi dell’accettazione e del rispetto dell’altro e delle differenze.
Oggi più che mai ribadiamo che il contrasto alla violenza contro le donne, fisica, psicologica, economica e digitale, deve essere una priorità per tutte le istituzioni.
Tiziana Basso, Segretaria generale Cgil Veneto
Stefania Botton, Segreteria Cisl Veneto
Lorenza Cervellin, Segreteria Uil Veneto

