Seconda riunione dell’Osservatorio regionale sulle periferie, oggi, in Prefettura a Venezia. È un organismo, a livello territoriale, di supporto all’Osservatorio nazionale costituito presso il Ministero dell’Interno con il compito di analizzare e promuovere politiche e interventi per il miglioramento delle condizioni socio-economiche delle aree periferiche.
“Aderendo alla lettura del prefetto Darco Pellos – dichiara Giuliano Gargano, presente al tavolo in rappresentanza della Uil Veneto – non consideriamo periferie solo luoghi fisici, ma anche quei “luoghi” sociali in cui si percepiscono difficoltà. È periferia per esempio la generazione dei giovani, che vive in una situazione di isolamento e asocialità che spesso degenera in violenza: in questo senso, il nostro sportello “game over al bullismo” prova a dare una risposta a questo disagio. C’è poi una periferia di nazionalità: solo a Venezia ci sono 41mila stranieri, 14mila dei quali bengalesi. Sono realtà chiuse, che si integrano poco o niente con il resto della popolazione e che quindi rendono “periferie” i luoghi in cui si insediano. Anche in questo caso, abbiamo portato l’esperienza della nostra associazione migranti Enea. Infine, come segnalata dallo stesso Prefetto di Venezia, esiste una sacca di disagio sociale legata alle questioni di genere. Al tavolo abbiamo quindi presentato il lavoro dei nostri centri di ascolto Mobbing e Stalking, che in questo momento seguono 70 casi in Veneto.
L’osservatorio ha deciso di creare due gruppi di lavoro specifici: il primo sugli insediamenti commerciali, come presidio dí socialità e sicurezza; il secondo proprio sugli aspetti demografici, legati a età e provenienza.
”L’Osservatorio – conclude Gargano – può diventare luogo di sintesi e relazione tra tutte le parti in causa, per affrontare al meglio queste tematiche che incidono così profondamente nella nostra società”.