Osservatorio Vega, dati allarmanti sui morti sul lavoro. Toigo: Zero morti sul lavoro è una campagna della Uil che oggi è diventata l’obiettivo di tutti

Il 2025 non è cominciato bene e non mostra miglioramenti per quanto riguarda gli infortuni mortali sul lavoro. Il Veneto da gennaio è in zona arancione e non sembra voler cambiare colore, speriamo anzi che non peggiori colorandosi di rosso. L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro del Vega, secondo i dati diffusi oggi, evidenzia infatti che “a fine maggio 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto (13,5 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 11,6”. A fine maggio si registrano 38 morti sul lavoro nel nostro territorio. Nella nostra regione gli infortuni mortali sono raddoppiati rispetto all’anno scorso posizionando ora il Veneto al secondo posto, dopo la Lombardia, per queste stragi ingiustificate e vergognose. La maglia nera la condividono Padova e Vicenza. Seguono poi Venezia e Verona, Treviso e Rovigo.

Di fronte a questo bilancio preoccupante dobbiamo tutti fare la nostra parte con le istituzioni e gli organi datoriali. Dobbiamo rimanere uniti e continuare ad impegnarci in questa direzione: occorrono tutti gli strumenti possibili per fare formazione, informazione, controlli, ispezioni, occorre tenere altissima l’attenzione su questo tema, occorre instillare una cultura della sicurezza e della vita a tutti i livelli. Zero morti sul lavoro è una campagna della Uil che oggi è diventata l’obiettivo di tutti. Lo ribadisco: vogliamo un Veneto più lento ed attento! Lo ha dichiarato Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.