“Il dibattito post voto sulla legge sul fine vita non ci appassiona: adesso fioccano ricostruzioni, ipotesi, letture politiche, scenari di rottura sia nel centrodestra che nel centrosinistra, contrapposizioni e proiezioni sulla tenuta della giunta regionale. Non ci uniamo a questo coro, ma vogliamo ringraziare il presidente Luca Zaia per aver posto il tema e averci messo la faccia. Come ha detto lui, è immorale che un Paese gestisca una partita così importante con una sentenza della Corte Costituzionale invece che con una legge. Il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri, qui in Veneto nei giorni scorsi, ha ribadito che “la scelta del singolo malato e sofferente deve essere un diritto”. E io stesso avevo auspicato che alle persone venisse data la libertà di scegliere. Senza entrare nel merito del voto del Consiglio Regionale, ringrazio il presidente Zaia per avere messo al centro della discussione un tema etico: purtroppo in tanti non l’hanno capito o, peggio ancora, lo hanno trasformato in un tema politico”. Così Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto, torna sulla legge sul fine vita discussa al Ferro Fini qualche giorno fa.