“Se non lo avessi letto sui giornali, se non avessi addirittura visto le immagini nei Tg, non ci avrei creduto. Ma com’è possibile vivere in una delle città più invidiate del mondo, cioè Venezia, e non tener conto della sua fragilità a 360 gradi. Ciò significa pensare alla sua struttura, alla sua laguna, ma anche alla sua storia con i suoi monumenti preziosissimi. E la Basilica di San Marco è tra questi! Allagata, ferita profondamente, abbandonata in balia della marea perché nessuno ha pensato di guardare le previsioni del tempo e di prevedere, appunto, di sorvegliarla nel caso, come è successo, ci fosse stato bisogno di alzare le barriere protettive? Da veneto sono sconcertato e deluso. Mi spiace profondamente che abbiamo fatto anche una figuraccia di fronte al mondo intero: siamo passati per cittadini che non sanno apprezzare la ricchezza inestimabile che possiedono. Abbiamo dato un’immagine di veneti e di veneziani superficiali che non amano come dovrebbero Venezia, dando per scontato che la Città è nostra e sempre lo sarà, ma non è così perché se non facciamo attenzione a proteggere i nostri tesori li perderemo e, con essi, perderemo anche la nostra identità e dignità”. Lo ha affermato il segretario generale della Uil Veneto Roberto Toigo.