Oggi, sabato 9 dicembre, si celebra la Giornata internazionale contro la Corruzione. Da un recente studio dell’Università di Padova è emerso che il nostro amato Veneto non è esente dalle micro e macro infiltrazioni mafiose: sono circa 30mila le aziende che sono legate alla criminalità organizzata e questa notizia, di certo, non ci fa dormire sonni tranquilli. Se una volta il termine mafia era sinonimo di omicidi e sembrava più radicata al Sud del Paese, oggi, la mafia è un po’ ovunque, anche da noi al Nord, e non si mostra con fatti eclatanti, ma si insinua pian piano, si radica, comunque con determinazione e risultati. La corruzione e la criminalità trovano spazio più o meno in tutti i settori produttivi, a partire dal settore dell’edilizia fino a quello del manifatturiero e del commercio. I sintomi di un’azienda “malata”, cioè corrotta, secondo la ricerca dell’Ateneo patavino, vanno ricercati in alcuni specifici indicatori all’interno di un’azienda come la sottocapitalizzazione, la presenza di pochi lavoratori dipendenti e di insufficienti strumentazioni per operare. Purtroppo queste infiltrazioni mafiose non sono facili da arginare ed annientare. Importante è il lavoro costante che viene svolto dagli organi competenti, che ringraziamo sempre a nome nostro e della comunità. Dobbiamo comunque ciascuno fare la propria parte per ottenere risultati più efficaci su questo fronte: il patto di alleanza e fiducia tra le istituzioni, i sindacati, le associazioni datoriali, gli stessi cittadini e lavoratori e lavoratrici deve essere genuino e solido. Va ricordato e ribadito più volte e in tutte le sedi, anche all’interno delle scuole, quindi tra i giovani, che un posto di lavoro sano, sicuro, vocato alla legalità, con contratti e stipendi adeguati, può creare un Veneto più giusto che permetterà di vivere come ognuno di noi desidererebbe vivere oggi e domani. Come Uil Veneto, durante ogni nostra iniziativa, non smetteremo mai di lavorare per sensibilizzare alla cultura della legalità e della sicurezza, due valori concatenati su cui deve trovare fondamenta certe il lavoro.
Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto