In Veneto a pochi lavoratori piace il proprio posto di lavoro. Uil Veneto: E’ tempo di cambiare la rotta se le aziende non vogliano perdere risorse

“Sono davvero pochi i lavoratori che amano la propria posizione lavorativa in Veneto: circa il 25% secondo una ricerca nazionale di Maw, agenzia per il lavoro parte di W-Group. Il posto di lavoro viene bocciato soprattutto per motivi che riguardano lo stipendio non adeguato e il clima pessimo che si respira in azienda. Certo, non abbiamo scoperto l’acqua calda, ma la ricerca è comunque uno strumento scientifico che certifica come sia tempo di cambiare la rotta nel mondo del lavoro se non si vogliono perdere risorse. Qualcuno ancora si affida al vecchio proverbio “Morto un Papa se ne fa un altro”, credendo che perdere una risorsa, la stessa possa essere sostituita da un’altra. Ogni risorsa è importante: ogni lavoratore e lavoratrice è preparato per quel lavoro, si è formato, si è aggiornato. Nel tempo è cresciuto grazie all’esperienza, un altro valore importantissimo in qualsiasi ambito lavorativo. Nel momento in cui le aziende faranno sentire importante il lavoratore e, viceversa, il lavoratore si sentirà tale, sono certo che avremo ricerche future più ottimistiche e, soprattutto, vedremo meno lavoratori che si licenziano per cercare un posto di lavoro più confortevole e “amichevole” che sia in grado di valorizzarli”. Lo dice il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, dopo aver letto i dati della ricerca sulla soddisfazione del posto di lavoro in Veneto.