“Infrastrutture, strade, treni, viabilità: la provincia di Belluno rimane il fanalino di coda rispetto agli altri territori veneti e non solo. Una poesia-canzone dei Belumat intitolata “Padova Calalzo” del 1979, un reperto storico di oltre quarant’anni, ci descrive con ironia una situazione drammatica sui viaggi eterni, che oggi non sembra essere tanto differente. Tragitti interminabili, in cui i passeggeri dei treni vengono addirittura associati, nel componimento, ai migranti di oggi per i loro viaggi. Oggi la tratta Calalzo-Padova si percorre in oltre 3 ore di viaggio. Calalzo-Venezia? Altre 3 ore di viaggio. La situazione peggiora ulteriormente se da Calalzo devi raggiungere altre mete: Bologna dista 4 e mezza ore, Firenze circa 4 ore e 40, Roma circa 6 ore. E la situazione non cambierà di molto anche una volta terminati i lavori di elettrificazione delle linee da Feltre a Calalzo. E’ incredibile perché siamo nel 2023 e non fine 800”.
A toccare il tema delle infrastrutture nel territorio bellunese è il segretario generale della UIL Veneto Roberto Toigo, che è particolarmente coinvolto sulla situazione che colpisce le Dolomiti in quanto lì ci è nato e ci vive tutt’ora. Per i calcoli sui viaggi Toigo ha fatto uso del sito internet https://www.chronotrains.com/.
“Io amo queste montagne – ha detto Toigo – amo ogni tratto dei paesaggi che la provincia di Belluno mi offre, quotidianamente. Non è però un territorio facile, soprattutto per chi ci vive se si pensa alla viabilità. Cantieri che partono (oltre 2000 dopo la tempesta di Vaia) e durano talmente tanto tempo che ad un certo punto sembrano far parte del contesto. Cantieri che partono, ora anche in vista delle prossime Olimpiadi, e che fanno tremare anche i più ottimisti. Temo che in vista di questo appuntamento mondiale mancheremo l’obiettivo, in quanto nessuna tra le opere interessate sarà presumibilmente completa, quindi utile al territorio per l’inizio delle gare, collegamento aeroportuale incluso. Nel 2026 da Venezia a Cortina ci vorranno almeno 4 ore”.
“Belluno è fuori dai giochi – dice Toigo – spero che non lo rimanga anche per i giochi Olimpici! Se la politica, il governo e le istituzioni ci tengono davvero a questo territorio unico e fragile, devono agire concretamente e velocemente. Se da Calalzo ci spostiamo a Belluno per prendere un treno, la situazione non è migliore: non è possibile, ad esempio, che ci siano solo 6 treni diretti Belluno-Padova. E’ assurdo che il primo treno parta da Belluno alle 4.34 per arrivare alla Città del Santo alle 6.28 e l’ultimo parta alle 13.34 per giungere a Padova alle 15.34. Idem per Belluno-Venezia: poco più di 2 ore di viaggio, se tutto va bene. Se devi andare a Venezia in treno ci provi allora attraverso Feltre, ma il risparmio di tempo è minimale: 1 ora e 50 circa di viaggio. Da Feltre a Padova, invece, il treno è stato recentemente ripristinato ma con cambi. Da Belluno vuoi raggiungere altre mete? Raggiungi Verona in quasi 3 ore, Vicenza in circa 2 ore e 40, Rovigo in 2 ore e mezza. Ti conviene avere l’appuntamento di lavoro a Treviso: raggiungi la Marca in poco più di 1 ora. Se poi, da Belluno dovessi raggiungere su ferro un paese limitrofo credi che le cose siano più facili? Belluno-Calalzo quasi 1 ora! E il treno Belluno-Feltre è un fantasma, non c’è”.
“Come cantano i Belumat: altro che freccia delle Dolomiti. Meglio parlare di feccia delle Dolomiti! – ha concluso Toigo – Non lamentiamoci poi se le persone decidano di viaggiare di più in macchina che con i mezzi pubblici. E non lamentiamoci se, per questo motivo, ci sono gli ingorghi e i Comuni devono studiare piani per alleggerire il flusso viario: sulla Statale 50, che permette di raggiungere il centro di Belluno passando dalla zona industriale, si contano ben 20mila veicoli al giorno. Sono pochi? Non credo. E più traffico equivale poi a più smog: lo sappiamo bene che il Veneto per la sua conformazione morfologica è una conca in cui è difficile il ricambio d’aria. Questo si traduce in inquinamento e problemi di salute, quella di tutti noi. Forse è tempo di ragionarci sopra”.