Morto sul lavoro nel padovano. UIL Veneto: “Non possiamo più aspettare, va riunito il tavolo per rivedere e tener vivo il protocollo di sicurezza”.

“Un altro morto sul lavoro, questa volta nel padovano. Non possiamo più  aspettare né stare fermi: dobbiamo riunire il prima possibile il tavolo con tutti i soggetti che hanno contribuito a realizzare e a siglare l’ultimo protocollo sulla sicurezza. E’ evidente che dobbiamo alzare ulteriormente il livello di attenzione e di azione. Se esistesse una ricetta per arrivare a zero morti sul lavoro è chiaro che l’avremmo già adottata, ma questo non significa che non dobbiamo interrogarci quando accadono e continuano ad accadere fatti così gravi. C’è la necessità assoluta di ridurre questi rischi: il protocollo siglato probabilmente va rivisto, riletto e ripensato e tenuto vivo. Non possiamo accettare che le persone, mentre lavorano, perdano la vita. Non possiamo. La lotta alle morti sul lavoro va condotta insieme con l’obiettivo di toccare con mano i risultati”.

Lo afferma Roberto Toigo, segretario generale della UIL Veneto, dopo aver appreso della morte sul lavoro di un operaio in un macello a Ponte San Nicolò, nel padovano. “La UIL Veneto – ha aggiunto Toigo – esprime la propria vicinanza e le proprie condoglianze alla famiglia della vittima”.