Centoventinovemilacinquecentotrentuno. E’ il numero di iscritti alla Uil Veneto, aggiornato al 31 dicembre 2022. Ma è un dato in continua salita anche durante la prima metà di quest’anno.

Crescono tutte le categorie: dall’agroalimentare all’industria, dal terziario ai trasporti al pubblico impiego. Alto anche il numero dei pensionati e dei lavoratori con contratti atipici.
«Sono numeri che ci incoraggiano», commenta il segretario generale Roberto Toigo. «Bisogna dire grazie alle categorie e ai servizi, che con il loro quotidiano lavoro fanno avvicinare le persone alla Uil e ai suoi valori. Rappresentanza e rappresentatività non sono concetti astratti, non bisogna avere il timore di essere trasparenti. Sono i numeri la nostra forza, che poi “spendiamo” sui tavoli di contrattazione nazionali e di secondo livello».
Il segretario generale rimarca la linea della Uil qui in Veneto: «Che è quella del pragmatismo, della discussione del merito: non siamo “pro” o “contro” a prescindere, pensiamo all’interesse delle persone. Ci sono cose che non funzionano, e che cerchiamo di risolvere, e ci sono aspetti positivi, che vanno valorizzati e preservati. Come recitava lo slogan del nostro congresso regionale di un anno fa, il nostro obiettivo è un “Veneto più giusto”: la crescita di iscritti è la dimostrazione che siamo sulla buona strada».