Salario minimo, bisogna applicare i CCNL sottoscritti dai sindacati più rappresentativi

«Credo che il salario minimo a 9 euro – dichiara il segretario generale Roberto Toigo – possa essere una misura importante per chi lavora in settori che non sono coperti dai contratti collettivi nazionali sottoscritti da Cgil Cisl e Uil. Il lavoro che c’è da fare è proprio quello di estendere la contrattazione collettiva dei sindacati più rappresentativi a tutti i settori, anche per tutto quello si porta dietro in termini di diritti e tutele. Sui numeri dei possibili destinatari invece è difficile fare stime: perché paghe come quelle riguardano e lambiscono l’area del lavoro nero. Lì non c’è contrattazione che tenga, è un mondo che sfugge ai controlli.

È il primo ostacolo da superare. C’è poi quello legato alla precarietà, cui la Uil ha dedicato proprio ieri a Napoli un convegno. Secondo gli ultimi dati, scendono le attivazioni con contratti a tempo indeterminato e apprendistato, a fronte di un aumento della temporaneità lavorativa (contratti a termine, a chiamata, stagionali). Il 75% dei nuovi rapporti attivati è temporaneo e sono in aumento i contratti a termine in part time. In questo modo si rendono ancora più fragili categorie come le donne e i giovani».