Questa mattina si è tenuto l’incontro tra l’Osservatorio regionale per il Contrasto alla Criminalità organizzata e mafiosa con Cgil, Cisl e Uil del Veneto.
Oggetto del confronto è stata la presenza sempre più preoccupante delle organizzazioni criminali sul nostro territorio e nel sistema produttivo veneto, al punto che -secondo i sindacati – non è più tempo di parlare di infiltrazione, ma è più opportuno definire quello malavitoso un vero e proprio radicamento.
Un focus specifico è stato dedicato agli appalti, alla logistica, alla sanità, al Pnrr, alle prossime Olimpiadi invernali: tutti settori e ambiti da seguire con grande attenzione per evitare ogni rischio di illegalità.
“Un incontro utile – commentano i tre segretari generali Tiziana Basso, Gianfranco Refosco e Roberto Toigo – soprattutto per fare il punto sullo stato di attuazione dei diversi protocolli sottoscritti: da quello sulla legalità a quello sugli appalti, al protocollo sulla logistica. Non bastano infatti documenti e regole, se non si entra nella concretezza della loro applicazione, che va costantemente monitorata”.
“Le nostre proposte – aggiungono i tre segretari – sono volte proprio a contrastare qualunque forma di connivenza con questo genere di fenomeni, e perché questo impegno sia produttivo va evitata la discrezionalità nell’applicazione dei suddetti protocolli”.
A questo proposito si è fatto riferimento ad Azienda Zero, che non rispetta la parte dell’accordo che prevede la consultazione delle organizzazioni sindacali sulle procedure per gli appalti.
Un’altra preoccupazione espressa dai sindacati riguarda il mancato rinnovo del protocollo sul caporalato, che registra numeri sempre più significativi in Veneto.
Esiste poi una stringente normativa anti – riciclaggio, che se osservata con rigore, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, risolverebbe alla radice molte di queste problematiche.
“Occorrono – è la conclusione di Basso, Refosco e Toigo – un maggior coordinamento e più formazione a tutti i livelli, per rendere sempre più efficace la lotta alla criminalità. I sindacati sono in prima linea su questo fronte e intendono continuare a fare fino in fondo la loro parte di presidio di legalità nei luoghi di lavoro pubblici e privati”.
I componenti dell’Osservatorio si sono impegnati a orientare i percorsi di formazione, organizzati con il coinvolgimento di Avviso Pubblico, su questi temi e a sollecitare la Regione a svolgere incontri di verifica con i soggetti firmatari dei diversi protocolli.. I sindacati, per parte loro, forniranno tutti gli elementi a loro conoscenza e raccoglieranno le criticità incontrate fin qui per aiutare l’Osservatorio a svolgere nel migliore dei modi la sua funzione.