«Il reddito medio degli utenti che si sono rivolti al nostro CAF è di 22mila euro: sono operai, lavoratori dipendenti e pensionati ed è a loro che si deve pensare per primi con il caro bollette». Il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo ha incontrato oggi i coordinatori Uil delle sette province, esaminando territorio per territorio la situazione.
«Anche oggi abbiamo avuto notizia di aziende che fermeranno la produzione a causa del caro gas/energia. Altre sono pronte a mettere gli operai in cassa integrazione: ma in questo modo i lavoratori avranno ancora meno risorse e con il costo della vita attuale non potranno più andare avanti».
I coordinatori provinciali stanno monitorando la situazione, che ha caratteristiche diverse, dal bellunese al rodigino, ma con un minimo comune denominatore: la preoccupazione per quanto accadrà nell’immediato futuro. «La nostra posizione è che vadano aiutate le famiglie sulle bollette di luce e gas: i redditi delle persone parlano chiaro, non ci sono margini di manovra. L’aumento del tasso di interesse dello 0,75% di oggi aggraverà la situazione di chi paga mutui e finanziamenti. In questi ultimi anni sono stati elargiti bonus e incentivi sul superfluo, dai monopattini alle vacanze, quando invece bisogna intervenire sulla quotidianità. È una istanza – conclude Toigo – che porteremo a tutti i tavoli, a livello regionale e provinciale».