Con la sottoscrizione, avvenuta stamattina, del nuovo “Piano strategico regionale 2021-2023 per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro” trova finalmente ascolto l’allarme dei sindacati e il loro forte appello lanciato alle istituzioni già da lungo tempo. Alla firma, avvenuta al palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto, era presente il segretario regionale Carlo Biasin.
«Un traguardo fondamentale con cui si intende anche rinnovare il patto di impegno tra le istituzioni e le parti sociali in tema di sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, per fermare insieme questo drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro» commentano Tiziana Basso, Gianfranco Refosco e Roberto Toigo, rispettivamente segretari generale di Cgil, Cisl e Uil Veneto. «Serve ora, nel più breve tempo possibile, dare traduzione concreta ai contenuti, anche considerato l’andamento molto preoccupante degli infortuni mortali che in questi primi mesi del 2022 non accennano a diminuire (già oltre la decina a metà aprile).
Approvato dalla Giunta regionale il 15 febbraio scorso, il Piano è un’importante piattaforma di impegni – con scadenze precise di breve, medio e lungo termine – che coinvolge le istituzioni e le parti sociali, prevedendo interventi in otto diverse aree tematiche, monitorate periodicamente dal Comitato regionale di Coordinamento, organismo composto dagli stessi soggetti firmatari del Piano con funzione di programmazione e di monitoraggio. Già calendarizzata per l’intero anno in corso l’attività del Comitato, che tra le priorità pone l’avvio urgente di una campagna congiunta di informazione e sensibilizzazione su tutto il territorio regionale, ritenendo la prevenzione fondamentale al pari dei controlli.
Il Piano strategico è in continuità con il precedente (2018-2020) e interviene a completamento e rilancio di attività riguardanti in particolare quattro ambiti principali: le nuove assunzioni per il potenziamento degli organici Spisal, assicurando l’impegno a un incremento del 10% rispetto al precedente piano, il che porterebbe il personale a regime intorno alle 280 unità; i controlli, con un rinnovato ruolo degli enti preposti, Spisal e Ispettorato del lavoro in primis, la qualità degli interventi ispettivi e la misurazione delle performance, con un sistema di audit regionale; il completamento e l’imminente avvio dei lavori di gruppi tematici.
«La costituzione dei tavoli tematici, i cui lavori confidiamo saranno avviati quanto prima, a partire da quello sull’amianto, è un risultato importante perché consentiranno anzitutto di entrare nei singoli specifici ambiti che è fondamentale presidiare, permettendoci di lavorare su più fronti – continuano Cgil, Cisl e Uil Veneto –. Positiva anche l’aggiunta di nuovi tavoli riguardanti la promozione della salute, la sorveglianza sanitaria e la formazione».
A fronte della soddisfazione di vedere finalmente approvato e sottoscritto il Piano, i sindacati evidenziano tuttavia come resti ancora da lavorare su alcuni versanti per la sua attuazione: «Serve anzitutto definire un impiego chiaro e preciso delle risorse economiche (ad oggi 7,5 milioni: quelli previsti e provenienti dai fondi delle sanzioni) – evidenziano a una voce i tre segretari –, che devono diventare strutturali e non rimanere più connesse al mero pagamento delle sanzioni. E ancora, sono necessari la condivisione di standard minimi nelle modalità di esecuzione dei controlli, il rafforzamento della direzione regionale della prevenzione in tutte le sue articolazioni, il potenziamento della formazione specifica delle figure competenti e un aumento delle loro retribuzioni, spesso troppo poco competitive rispetto al privato. Infine, serve avviare e cofinanziare una campagna straordinaria di formazione congiunta delle lavoratrici e dei lavoratori, a tutti i livelli di mansione e responsabilità, come dei dirigenti e dei datori di lavoro, a partire dalle aziende dei settori a più alta esposizione di infortuni».
Anche per queste ragioni Cgil Cisl e Uil del Veneto promuovono una giornata regionale unitaria rivolta ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls e Rlst) per il 1° giugno prossimo, presso la fiera di Vicenza, in cui si entrerà nel vivo del Piano strategico per offrire strumenti sempre più efficaci a chi ogni giorno presidia i posti di lavoro.