«Un’emergenza, anzi tre da affrontare: è il momento dell’impegno e della serietà». Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto, richiama l’attenzione sulla particolare situazione che sta vivendo il nostro Paese (e non solo).
«C’è un’emergenza, che è quella legata al Covid-19, che sembra verso l’esaurimento, ma sappiamo bene che non è così. Tra pochi giorni cadranno, finalmente, alcune limitazioni, ma il numero di contagi è ancora alto e basta pochissimo perché il nostro sistema sanitario torni in sofferenza. Dobbiamo continuare ad essere prudenti e non pensare che sia tutto finito. A questo scenario si è aggiunto, ormai da qualche mese, quello dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime. E infine ci ritroviamo con una guerra alle porte dell’Europa, con l’invasione russa in Ucraina e tutte le conseguenze che ciò sta comportando».
Per Toigo bisogna affrontare le tre emergenze in modo coordinato. «Il costo dell’energia è salito, il trasporto dei beni è diventato un lusso, i prezzi delle materie prime schizzano alle stelle. Ma se poi andiamo a verificare, a pagarne le conseguenze sono i produttori (penso soprattutto a quelli agricoli) e i consumatori finali, le famiglie, i pensionati, i monoreddito… Credo sia necessario monitorare bene quello che sta accadendo lungo le filiere ed evitare speculazioni. Almeno in questa fase le istituzioni devono agire per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità: raddoppia tutto tranne gli stipendi, la situazione sta diventando insostenibile».
Sulla crisi ucraina, Toigo apre all’accoglienza e alla solidarietà. «Ma questa apertura deve valere per tutti, non solo per gli ucraini: ci sono profughi e persone in difficoltà che si muovono verso l’Occidente da altre parti del mondo. A loro vanno garantiti gli stessi diritti e gli stessi aiuti. E attenzione – ce lo segnalano i nostri delegati – a non promettere posti di lavoro e poi sfruttare queste persone in fuga dalla guerra con paghe e trattamenti indecorosi: speculare sul bisogno e sulla disperazione di chi scappa dai bombardamenti è immorale. Noi saremo intransigenti su questo».