«Il tavolo che stamattina ha messo di fronte la Regione e le parti sociali, datoriali e sindacali per fare il punto sull’impatto occupazionale rispetto all’aumento dei costi energetici è un primo passaggio importante, ma dobbiamo tamponare immediatamente una situazione che sta diventando insostenibile».
Roberto Toigo, segretario generale di UIL Veneto, ricorda che fu proprio il sindacato a denunciare “la nuova pandemia che colpirà tutti: quella delle bollette delle luce e del gas. I fatti purtroppo non ci stanno smentendo. E anche il richiamo ai fondi del PNRR rischia di essere fuorviante, perché si è ingenerata nelle persone l’idea che ci siano risorse a iosa per rilanciare il Paese. La verità è che le famiglie, i single, i pensionati, almeno a giudicare dalle telefonate e dalle visite che riceviamo nelle nostre sedi, non vedono nessun beneficio da ciò che arriverà con il PNRR, né sono sufficienti le risorse stanziate dal Governo».
Toigo spiega che questa fascia di popolazione ha visto raddoppiare le spese. «Le bollette sono aumentate, ma anche i prezzi dei beni sono cresciuti. L’unica cosa a restare fermi sono i redditi».
Ecco perché il segretario generale della UIL Veneto pensa non si debba indugiare. «Assisto ad un dibattito sterile sul nucleare o sulla possibilità di aumentare la produzione di gas (argomento sul quale si stanno già alzando le barricate), perché ci vorranno anni. Abbiamo delle centrali a carbone efficienti, che non vanno chiuse. Vanno anzi rimesse in funzione anche quelle ferme e utilizzate finché non troveremo altre soluzioni. Sta succedendo in Germania e in Polonia, perché non qui? Il cambiamento va governato, compensando gli interventi tra l’esistente e il futuro».