L’emergenza abitativa ha, da tempo, dimensioni preoccupanti e si è aggravata ulteriormente per gli effetti della crisi pandemica. I recenti provvedimenti approvati dal Parlamento hanno ristretto la platea di chi può usufruire di un’ulteriore mini-proroga dello sfratto e hanno stanziato risorse insufficienti sia a sostenere gli inquilini in difficoltà a pagare l’affitto, sia i proprietari che non hanno riscosso il canone di locazione.
Pertanto, da luglio migliaia di famiglie, in larghissima parte per morosità incolpevole, saranno sottoposte a sfratto esecutivo, senza alcuna garanzia di soluzioni alternative e di un passaggio “da casa a casa “.
Per queste ragioni, a livello nazionale e territoriale, stiamo sollecitando il Ministero delle Infrastrutture, i Gruppi parlamentari, la Conferenza delle Regioni, l’Anci, le Amministrazioni locali, le Prefetture ad adottare ulteriori tempestivi provvedimenti per evitare un vero e proprio dramma sociale e a programmare gli interventi a nostro avviso più urgenti e prioritari:
- estensione dell’ambito di applicazione delle proroghe e individuazione di soluzioni alternative attraverso un’immediata ricognizione degli alloggi pubblici disponibili per l’emergenza abitativa;
- un ulteriore incremento delle risorse dei Fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole, da destinare ai Comuni, anche quelli a non alta tensione abitativa;
- ristori ai proprietari che non percepiscono o subiscono ritardi nel versamento dei canoni di affitto;
- incentivi per la revisione degli Accordi Territoriali e la rinegoziazione dei contratti di locazione;
- un Piano straordinario per l’incremento dell’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale.
Prima della pandemia, in Veneto, erano in corso circa 3000 sfratti. La situazione attuale non può che essere peggiorata. Nonostante le nostre sollecitazioni, però, non sono stati ancora forniti dati recenti e aggiornati.
Rinnoviamo pertanto alla Regione la richiesta di un incontro urgente, per affrontare tempestivamente l’emergenza sfratti e per delineare e programmare gli interventi prioritari e strutturali da attivare, e sostenere finanziariamente, per incrementare gli alloggi pubblici disponibili.
Contestualmente stiamo sollecitando le Prefetture a promuovere e coordinare un confronto tra le Amministrazioni locali, le Ater e le rappresentanze sociali del territorio, per verificare la dimensione del problema e definire Protocolli condivisi per la regolazione e la gestione degli sfratti esecutivi, garantendo che nessuno si ritrovi senza un alloggio in cui abitare.
CGIL-CISL-UIL E SUNIA-SICET-UNIAT VENETO