A partire dal Veneto alla volta di Torino saranno mille lavoratori e lavoratrici (contingentati a questa cifra per rispettare la normativa anti Covid), sabato prossimo 26 giugno, per prendere parte alla manifestazione nazionale unitaria indetta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, cittadini e cittadine si riuniranno nelle tre piazze di Torino (piazza Castello), Firenze (piazza Santa Croce)e Bari (piazza della Libertà), dietro lo slogan “RIPARTIAMO, INSIEME. Con il Lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani”. La delegazione veneta parteciperà alla manifestazione di Torino.
L’obiettivo è chiaro e fermo: dare voce e forza alle richieste e alle proposte dei sindacati attraverso un’ampia mobilitazione, perché ancora troppo poche sono le certezze rispetto ad alcuni nodi ritenuti fondamentali per garantire le tutele di chi lavora e di chi un lavoro non ce l’ha o non ce l’ha più (in particolare le donne e i giovani), la ripresa economica e la coesione sociale del Paese.E il Decreto Sostegni non consegna risposte né presupposti di soluzione sufficienti.
In primo piano, tra le richieste, ci sono anzitutto le misure a tutela del lavoro: la riforma degli ammortizzatori sociali, un sistema di vere politiche attive per il lavoro e la proroga del blocco dei licenziamenti.
E ancora la necessità di un piano serio ed efficace di adeguate politiche industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del PNRR, per creare una connessione stabile tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa attraverso una governance partecipata e preventiva le Parti sociali.
Questo è il momento di rafforzare la coesione sociale, che può essere la spinta decisiva per la ripartenza del paese, con un forte patto sulla riforma fiscale a vantaggio del lavoro e delle pensioni, con una riforma pensionistica che permetta l’uscita flessibile dal lavoro e con un rafforzamento del sistema di welfare, in particolare a favore dei non autosufficienti.
Gli obiettivi, i temi centrali e le proposte sono stati presentati stamattina in conferenza stampa a Mestre dai tre sindacati Cgil, Cisl e Uil del Veneto.
Roberto TOIGO, segretario generale regionale di Uil Veneto, ha dichiarato: «Le crisi in corso in Veneto sono le stesse che c’erano prima della pandemia. Il blocco dei licenziamenti ha congelato la situazione, ma non abbiamo approfittato di questo periodo per pensare a delle soluzioni. Stiamo perdendo tempo e la mancanza di chiarezza non ci aiuta. Le aziende dicono che il blocco dei licenziamenti impedisce la crescita, e contemporaneamente dicono di non trovare manodopera. Abbiamo chiesto alla Confindustria e alle associazioni artigiane dove sono previste le ristrutturazioni e gli esuberi, ma non ce lo dicono. Qualcosa non torna: per questo credo sia necessario lavorare sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Come UIL Veneto abbiamo proposta la creazione di una piattaforma per facilitarlo e per capire dove e come fare formazione. Infine un cenno sulla sicurezza: la fretta delle aziende di recuperare tutto e subito non deve andare a scapito degli investimenti sulla sicurezza: a luglio organizzeremo qui in Veneto in modo unitario una manifestazione sul tema».