Primo Maggio, una battaglia contro l’incertezza

Domani, sabato 1° maggio, celebriamo la FESTA DEL LAVORO. Ma mai come quest’anno non c’è nulla di festoso in questa giornata. Già il fatto di parlarci attraverso un sito o un social fa capire quanta strada occorre ancora percorrere per uscire da questa crisi. Noi, nonostante tutto, abbiamo provato ad organizzare delle manifestazioni nelle principali piazze del Veneto, ma nel rispetto delle norme e delle restrizioni, non potremo raggiungere tutti quelli che avremmo voluto.

La crisi sanitaria che ci attanaglia da più di un anno si è trasformata in crisi economica. In un anno sono state richieste 4,4 miliardi di ore di Cassa Integrazione (prima della pandemia si viaggiava sui 25 milioni di ore al mese, adesso sono più di 450 al mese).

Ci sono categorie, come le partite Iva, i lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo e dei servizi che sono stati poco tutelati. Adesso si intravedono timidi segnali di ripartenza, la campagna vaccinale piano piano sta raggiungendo la velocità di crociera necessaria per portare il Paese fuori dall’emergenza.

Ma il futuro è tutto da costruire. Ci vorranno riorganizzazioni, formazione, investimenti. Gli industriali non sanno o non vogliono dirci quali comparti usciranno più danneggiati e quali saranno quelli più rapidi ad alzarsi. Le istituzioni non offrono alcuna prospettiva o piano industriale strategico per il Paese.

UIL Veneto si è messa a disposizione – per quanto di sua competenza – per sostenere la ripresa. Chiediamo concretezza, chiediamo progetti reali, fattibili a lungo respiro. Dobbiamo avere il coraggio di pensare al futuro, a seminare oggi per raccogliere domani.

La battaglia che stiamo combattendo è contro l’incertezza. Dobbiamo dare prospettiva e fiducia alle persone. Questa crisi, come dice lo slogan scelto quest’anno, si cura con il lavoro.

Buon Primo Maggio a tutti, appuntamento a domani!

Roberto Toigo
Segretario Generale UIL Veneto