Il futuro di Porto Marghera, tra sviluppo economico, impatto ambientale, utilizzo del Recovery Fund e benessere dei cittadini. Una sfida importante e complessa che riguarda uno dei siti industriali più importanti del Veneto e d’Europa, al quale Uiltec Veneto ha deciso di dedicare una mattinata di confronto. Alla tavola rotonda on line, in programma lunedì 29 marzo a partire dalle 9.30, saranno chiamati a confrontarsi pubblicamente, per la prima volta dopo l’annuncio di Eni di chiudere il cracking, rappresentanti del sindacato, delle Istituzioni e del mondo dell’impresa. Per seguire il webinar è possibile connettersi al canale Youtube di Uiltec https://youtube.com/c/UiltecNazionale.
Il convegno “Sostenibilità, Resilienza, Responsabilità. Il futuro passa da Porto Marghera” vedrà l’analisi di Giampietro Gregnanin, segretario generale Uiltec Veneto, Maurizio Don, della segretaria Uiltec Veneto, con un focus sui dati di Porto Marghera realizzato da Luca Romano, direttore dell’ente di ricerca Local Area Network.
Sui numeri e sugli elementi che Uiltec farà emergere, si confronteranno il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese, il responsabile Bio raffinerie ed Economia circolare Eni raffinazione e marketing Michele Viglianisi, il direttore di Veritas Spa Andrea Razzini e il segretario regionale Uil Veneto Roberto Toigo. Conclude Paolo Pirani, segretario generale Uiltec. Modera la tavola rotonda Maria Pia Zorzi, giornalista Rai.
“C’è bisogno di un forte coordinamento – sottolinea Giampietro Gregnanin, segretario generale Uiltec Veneto – per evitare scelte frammentate e contraddittorie sul futuro di Porto Marghera, che non porterebbero ad alcun beneficio. Va favorita la nascita, lo sviluppo e il completamento di progetti che tengano assieme politiche di sviluppo economico e politiche a difesa dell’ambiente, per far sì che Porto Marghera sia ricompreso nelle strategie di finanziamento del Recovery Plan. Per questo è necessario costruire un gruppo di lavoro – ribadisce Gregnanin – che abbia il compito di definire e proporre un quadro condiviso di programmazione ed è necessario, ovviamente, affrontare i problemi contingenti relativi all’annuncio dell’Eni di chiudere il cracking di Porto Marghera. Su questa questione Uiltec ribadisce che il confronto non può essere limitato ad una discussione locale, ma deve interessare il Mise e il nuovo Ministero della Transizione energetica”.
È possibile seguire la tavola rotonda sul canale Youtube di Uiltec.