Ieri sera a San Donà di Piave, nel veneziano, un ragazzo di 23 anni, Cristian Cuceu, è morto in un incidente sul lavoro. È l’ennesima morte bianca che funesta il nostro territorio.
“Qui potete leggere il comunicato delle categorie di Cgil Cisl e Uil – commenta il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toìgo – ma vorrei aggiungere una riflessione: le morti sul lavoro nel 2020 sono più di quelle registrate nel 2019. Non può non destare una forte preoccupazione l’andamento delle denunce di infortunio mortale, soprattutto se si considera la chiusura delle attività produttive, che da marzo a maggio, nella fase di lockdown, riguardava quasi tutti i settori, esclusi quelli delle attività ritenute essenziali e il forte ricorso allo smart working. Pochi giorni fa, insieme alle altre sigle sindacali, Uil Veneto ha presentato al presidente della Regione Luca Zaia e agli assessori Elena Donazzan e Roberto Marcato un documento sul lavoro. Uno dei punti del progetto è proprio quello che riguarda la sicurezza: sta andando a scadenza il piano triennale siglato tra tutte le parti sociali e la Regione nel 2018. Resta purtroppo ancora molto da fare, a giudicare dal numero di vittime che piangiamo. Stringendoci attorno ai familiari e ai colleghi di Cristian, sottolineiamo l’urgenza di intervenire per frenare questo triste conteggio”.